Now to console me
with a long visit
comes the water of Dolle
that brought ten hills to the town
fled among bees and their keen castles
touched the sensitive shapes
of an island of pure sand,
now comes this water I long for
because it shines through your
twin limbs;
because it lingered
a long time in the shadowed coffer
where the fig-tree stands guard
and the sun no longer makes moss or fern,
where the sky’s festive scenes
are already open.
Water ignorant of clay
that already flows from its tangles,
proud of the momentary red
of flowers celebrated by this hour,
you go lightly touching and probing
the shyest solitudes:
let it stay mine,
for my snail’s lamp
for the garden the dwarf sharecrops,
water from the thickest alphabet
water with its messages
of noble invasion
of stars returning from alps
now heavy with silver,
water promising
a night cool as a tomorrow
(Translation form Italian from here)
Ora viene a consolarmi
con una lunga visita
l’acqua di Dolle
che portò dieci colline al paese
sfuggì tra le api e i lor castelli di acume
toccò le forme sensitive
di un’isola di pura sabbia,
ora viene quest’acqua ch’io sospiro
perché traspare dalle tue
membra gemelle;
perché a lungo
indugiò nello scrigno d’ombra
dove il fico s’affaccia guardiano
e il sole non fa più musco né felce,
dove sono già aperte
le scene da festa del cielo.
Acqua ignara della creta
che già fuoriesce dai suoi viluppi,
fiera del rosso momentaneo
dei fiori celebrati da quest’ora,
tu vai dovunque lambendo e tentando
le più ritrose solitudini:
lasciatemela mia,
per la mia lampadina di chiocciola
per l’orto di che il nano è mezzadro,
lei dal fittissimo alfabeto
lei che ha i messaggi
di nobili invasioni
degli astri che ritornano dalle alpi
ormai pingui d’argento,
lei che va promettendo
una notte fresca come un domani.
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